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7 years 119 days. E’ questa la deadline dei fridaysforfuture. Sette anni e 119 giorni.

E’ stato il giorno del Global Strike. Oggi, 25 marzo. Giovani e, meno giovani, insieme, in tutte le piazze d’Italia, per manifestare. Per urlare. Per riflettere. Per scuotere, ancora una volta, le coscienze dei politici.

Sono così, i fridayforfuture. Schietti. Arrabbiati. Motivati. Affamati di Futuro. Sono quella famosa generazione dei tik tok che tanto è scomoda a quella delle poltrone. Perché parlano con semplicità ma, soprattutto, agiscono.

Difficile non pensare a Greta Thunberg e alla determinazione, commozione del suo discorso al summit ONU sul clima. “Avete rubato la mia infanzia e i miei sogni con le vostre parole vuote eppure io sono una delle persone più fortunate. Le persone stanno soffrendo, le persone stanno morendo, interi ecosistemi sono al collasso… e tutto quello di cui riuscite a parlare sono i soldi, le favole su una continua crescita economica. Come vi permettete?”.

Comi vi permettete? Suonano forti ancora adesso, a distanza di due anni. Pandemia, incendi, catastrofi, guerre….”Come vi permettete” è, forse, l’unico modo per essere ascoltati.

“Non vi chiediamo il futuro, stiamo venendo a riprendercelo”. “Non chiamatelo maltempo”. “Giustizia climatica”. Diversi gli slogan delle diverse piazze trasformate in fiumi di persone green.

Pochi anni ancora per un solo obiettivo: mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C. E’ l’obiettivo 13 dell’Agenda Onu 2030 ad essere più preciso. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico.

Il mutamento delle condizioni metereologiche, l’innalzamento del livello del mare, le emissioni di CO2 devono rientrare in strategie politiche ed economiche.

Quello che più colpisce dei fridayforFuture è il loro invito all’informazione. Sensibilizzare, documentarsi, informarsi per migliorare la capacità umana al riadattamento.

Persone non profitto” . Persone per le quali è doveroso garantire un ecosistema salubre. Preoccupazione per il Futuro, profonda devozione al Pianeta guidano queste marce.

La Deadline, sul fridayforfuture, ha un contatore che non si ferma. Come loro e i loro programmi di sensibilizzazione.

Oggi, 25 marzo si riparte. All’aria aperta. Perché il Mondo è il miglior posto su cui camminare.

Romina Lardo
Nasco sotto il Sole caldo al Nord dell'Equatore, là dove il Vespucci rivide una piccola Venezia. Volo, con la mia famiglia, nella Mesopotamia del Sud, quella Italiana. Due fiumi, Sciaura e Maglia, in Basilicata, a farmi sognare quell'"oltre" sul quale ho costruito ponti di parole. Per raccontare. Una Storia. Un'Impresa. Perché le parole restano la migliore connessione tra animi. Che sia un'Azienda o una Famiglia. Un Progetto. Qualsiasi "Oltre" in cui credo vale la pena raccontarlo.

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