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Etichette di Alimenti e Bevande. Conoscerle aiuta a scegliere

«L’uomo è ciò che mangia». Così, il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, introduceva una recensione sul Trattato dell’alimentazione per il popolo del medico e fisiologo olandese Jakob Moleschott, pubblicato in Germania nel 1850. 

La nutrizione è il motore della storia del genere umano. Il cibo è all’origine della società, del pensiero, della religione . Esso, quasi sicuramente, definisce le differenze culturali tra i popoli. La ricerca di un’alimentazione sana ed equilibrata è diventata, oggi, non solo un’esigenza ma anche uno stile di vita.

Quando facciamo la spesa a cosa ci affidiamo?

 Al prezzo, alla fame del momento o a ciò che vogliamo essere, mangiando?

La maggior parte delle persone, soprattutto dopo la Pandemia da Coronavirus, ha espresso il desiderio di migliorare la propria qualità di vita. E da dove partire se non dal cibo? 

Ecco perché, sempre più spesso ci si reca al supermercato, muniti di lista della spesa e di un po’ di tempo a disposizione per leggere, attentamente, l’etichetta dei prodotti che si acquistano.

Che cos’è l’etichetta?

L’Art. 1 Reg. 1169/2011 la definisce come “ qualunque marchio commerciale o di fabbrica, segno, immagine o altra rappresentazione grafica scritto, stampato, stampigliato, marchiato, impresso in rilievo o a impronta sull’imballaggio o sul contenitore di un alimento o che accompagna tale imballaggio o contenitore.”

E’ LA CARTA D’IDENTITA’ DI UN ALIMENTO O BEVANDA.

Il Regolamento del 2011, con l’intento di armonizzare le normative nazionali tra loro differenti e di dare una direzione unica agli Stati Membri, disciplina la fornitura di informazioni ai consumatori al fine di prevenire azioni ingannevoli e consentire una scelta consapevole.

L’etichetta deve avere alcuni requisiti di base:

  • CHIAREZZA 
  • LEGGIBILITA’
  • INDELEBILITA’

La scelta di caratteri, colori e contrasti sono, dunque, gli elementi fondamentali per un corretto adempimento sulla forma dell’obbligo informativo.

Quali sono le informazioni obbligatorie?

Scopriamole insieme osservando l’etichetta di una confezione di biscotti al  miele di una marca molto nota.

  • DENOMINAZIONE DELL’ALIMENTO. 

E’ obbligatorio, inoltre, indicare lo stato fisico nel quale si trova il prodotto o lo specifico trattamento che ha subito (ad esempio «in polvere», «ricongelato», «liofilizzato», «surgelato», «concentrato», «affumicato»). Per i prodotti congelati prima della vendita e che sono venduti decongelati sarà obbligatorio riportare, accanto alla denominazione del prodotto, l’indicazione “decongelato”. 

Spesso il nome dell’alimento fornisce la sua descrizione. 

Nel nostro esempio: Biscotti frollini con miele italiano.

  • ELENCO DEGLI INGREDIENTI.

In ORDINE DECRESCENTE DI PESO, sono presenti tutte le sostanze impiegate nella produzione. Gli ALLERGENI devono essere indicati con carattere diverso rispetto agli altri ingredienti per dimensioni, stile o colore, in modo da essere visualizzati rapidamente dal consumatore. Anche i prodotti sfusi devono riportare obbligatoriamente l’indicazione della presenza degli allergeni che dovranno essere segnalati anche sui prodotti somministrati nei ristoranti, mense, bar ecc. Nel caso di presenza di “oli vegetali” o “grassi vegetali” ci sarà un apposito elenco che ne indicherà l’origine specifica (es. olio di palma, olio di cocco, grassi idrogenati ecc.). 

Nel nostro esempio:

Farina di frumento 69,9%, zucchero, olio di girasole, latte scremato in polvere, uova fresche 2,6%, miele 2%, amido di frumento, agenti lievitanti (carbonato acido d’ammonio, carbonato acido di sodio), sale, emulsionante: lecitina di soia, aromi.

Può contenere tracce di frutta a guscio.

Gli ingredienti evidenziati possono provocare reazioni in persone allergiche o intolleranti.

  • DURABILITA’ DEL PRODOTTO

    Data di scadenza. E’ opportuno, a tal punto specificare le due diciture possibili.

DA CONSUMARSI ENTRO….” (sicurezza alimentare)

  • Indica la data oltre la quale il prodotto NON DEVE ESSERE COSNUMATO;
  • Riguarda prodotti deperibili, come pesce, carne, ecc..

DA CONSUMARSI PREFERIBILMENTE ENTRO….” (qualità alimentare)

  • Indica la data oltre la quale il prodotto PUO’ ANCORA ESSERE CONSUMATO;
  • Riguarda alimenti refrigerati, surgelati, secchi (pasta, riso, biscotti) in scatola. E’ IL TEMPO MINIMO DI CONSERVAZIONE (TMC), oltre il quale il  prodotto può aver modificato alcune caratteristiche organolettiche, come il sapore e l’odore, ma può essere consumato senza rischi per la salute.

Nel nostro esempio: I biscotti sono prodotti non deperibili e la dicitura riportata è quella del TMC.

  • CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE ED USO

Devono essere indicate per consentire una conservazione ed un uso adeguato degli alimenti dopo l’apertura della confezione.

Nel nostro esempio: non essendo un prodotto che richiede particolari tipi di conservazione non è indicato.

  • PAESE D’ORIGINE E LUOGO DI PROVENIENZA.

E’ obbligatoria per carne, il latte,  latte usato quale ingrediente di prodotti lattiero-caseari, gli alimenti non trasformati, i prodotti a base di un unico ingrediente e gli ingredienti che rappresentano più del 50 % di un alimento.

  • DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE.

Sono obbligatorie indicazioni su:

• valore energetico

• grassi

• acidi grassi saturi

• carboidrati

• zuccheri

• proteine

• sale

Possono essere indicati, anche, acidi grassi monoinsaturi, polinsaturi, polioli, amido, fibre. Il riferimento è a 100g/100ml dell’alimento, oppure alla singola porzione. Il valore energetico è espresso come percentuale delle assunzioni per un adulto medio ossia circa 2000 Kcal al giorno.

                                          Nel nostro esempio: Mulino Bianco - Rigoli - 10 confezioni da 400g [4kg]

Saper leggere le etichette è un atto di responsabilità nei confronti del nostro ed altrui benessere, oltre a rappresentare la base per una dieta sana ed equilibrata.

COSA POSSONO INDICARE LE ETICHETTE?

Oltre alle informazioni obbligatorie, le etichette possono contenere dei ricchi claims.

COSA SONO? 

A chiarirlo è il Regolamento (CE) n. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio.

  • Indicazioni generiche, cioè qualunque messaggio o rappresentazione non obbligatorio in base alla legislazione comunitaria o nazionale, comprese le rappresentazioni figurative, grafiche o simboliche in qualsiasi forma, che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari caratteristiche;
  • indicazioni nutrizionali, cioè qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche, dovute: a) all’energia (valore calorico) che i) apporta, ii) apporta a tasso ridotto o accresciuto o, iii) non apporta, e/o b) alle sostanze nutritive o di altro tipo che i) contiene, ii) contiene in proporzioni ridotte o accresciute, o iii) non contiene;
  • indicazioni sulla salute, cioè qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda l’esistenza di un rapporto tra un categoria di alimenti, un alimento o uno dei suoi componenti e la salute;
  • indicazioni relative alla riduzione di un rischio di malattia, cioè  qualunque indicazione sulla salute che affermi, suggerisca o sottintenda che il consumo di una categoria di alimenti, di un alimento o di uno dei suoi componenti riduce significativamente un fattore di rischio di sviluppo di una malattia umana;

Le indicazioni devono essere VERITIERE e basate su DATI SCIENTIFICI. La fondatezza scientifica è vagliata dall’Autorità europea per la Sicurezza Alimentare(EFSA).

L’etichetta e la sua conoscenza ci consente di avere le informazioni di base per una scelta sicura, rispettando parametri sanitari, economici, ambientali, sociali ed etici.

Per una maggiore tutela, teniamo in mente le 10 regole d’oro elencate sul sito del Ministero della Salute:

  1. Ricorda, le illustrazioni riportate sulle confezioni sono puramente indicative. Hanno lo scopo principale di richiamare la tua attenzione e non sono necessariamente legate all’aspetto reale del prodotto;
  2. Attenzione all’ordine degli ingredienti di un prodotto. Gli ingredienti sono indicati per ordine decrescente di quantità; il primo dell’elenco è più abbondante del secondo e così via.
  3. Consuma il prodotto entro la data di scadenza indicata in etichetta. Dopo la scadenza il prodotto può deperire rapidamente e non essere più sicuro per la tua salute
  4. Non confondere la data di scadenza di un prodotto con il termine minimo di conservazione; se trovi sull’etichetta la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…”, il prodotto, oltre la data riportata, può aver modificato alcune caratteristiche organolettiche come il sapore e l’odore ma può essere consumato senza rischi per la salute
  5. Controlla il peso netto/sgocciolato dell’alimento. Spesso possiamo essere tratti in inganno dalle dimensioni delle confezioni
  6. Se soffri di allergie alimentari controlla sempre nell’elenco degli ingredienti la presenza di eventuali allergeni. La lista degli allergeni viene periodicamente aggiornata alla luce delle conoscenze scientifiche più recenti
  7. Mantieni sempre i prodotti refrigerati e quelli surgelati alla temperatura indicata sull’etichetta e riponili, subito dopo l’acquisto, nel frigorifero o nel congelatore. Ricorda che il freddo non uccide i batteri anche se ne rallenta o ne impedisce temporaneamente la crescita
  8. Se compri pesce in pescheria controlla i cartelli esposti. Accanto al pesce fresco si può vendere anche pesce decongelato, il venditore è tenuto ad esporre le indicazioni obbligatorie, tra cui quelle sulla provenienza
  9. A parità di qualità e prezzo preferisci gli alimenti confezionati con materiale riciclato/riciclabile; leggi bene le indicazioni sul materiale utilizzato per il confezionamento o l’imballaggio (AL alluminio, CA cartone, ACC acciaio ecc), darai una mano alla salvaguardia dell’ambiente.
  10. A parità di qualità e prezzo preferisci gli alimenti confezionati con materiale riciclato/riciclabile; leggi bene le indicazioni sul materiale utilizzato per il confezionamento o l’imballaggio (AL alluminio, CA cartone, ACC acciaio ecc), darai una mano alla salvaguardia dell’ambiente.

“L’UOMO E’ CIO’ CHE MANGIA”. E, con consapevolezza e conoscenza, ciò che mangia diventa la migliore espressione di se stesso e un atto di responsabilità nei confronti dell’ecosistema che abita. Per la riduzione di spreco, per la scelta di alimenti sani e per la condivisione di queste informazioni con gli altri.

Romina Lardo
Nasco sotto il Sole caldo al Nord dell'Equatore, là dove il Vespucci rivide una piccola Venezia. Volo, con la mia famiglia, nella Mesopotamia del Sud, quella Italiana. Due fiumi, Sciaura e Maglia, in Basilicata, a farmi sognare quell'"oltre" sul quale ho costruito ponti di parole. Per raccontare. Una Storia. Un'Impresa. Perché le parole restano la migliore connessione tra animi. Che sia un'Azienda o una Famiglia. Un Progetto. Qualsiasi "Oltre" in cui credo vale la pena raccontarlo.

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