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Tutto quello che non sapevamo sulla Giornata della Terra

Ogni giorno è un buon giorno, e ogni giorno c’è sempre qualcosa o qualcuno da ricordare. Negli ultimi anni i nostri calendari sono stati riempiti di giornate internazionali, dal carbonara day al blue Monday non dimenticando il black Friday. Ma tra tutte queste c’è una giornata che va assolutamente ricordata: 22 aprile, Giornata della Terra.

Alcune tra queste festività sono state indette solo per questione di marketing, mentre la Giornata della Terra, chiamata anche Earth Day, è un’occasione importante per celebrare la bellezza e l’importanza del nostro pianeta azzurro.

Perché pianeta azzurro?

La Terra è l’unico pianeta del nostro sistema solare ad essere ricoperta per il 70% d’acqua e dunque, dallo spazio, viene percepita come un’oasi azzurra. Percentuale di acqua che ad oggi risulta molto inquinata, ma si spera che un giorno possa tornare ad essere limpida e pura. Tema alla base del World Water Day.

Quando nasce la Giornata della Terra?

Tutto inizia nel 1962 dopo la pubblicazione del libro Primavera silenziosa della biologa Rachel Carson. Successivamente nel 1969 l’attivista per la pace John McConnell propone formalmente all’Unesco di istituire una giornata per celebrare non solo la pace ma anche la Terra. Inizialmente tale giornata era stata fissata il 21 marzo, giorno dell’equinozio di primavera.

Oggi perché si celebra il 22 aprile?

Grazie al senatore statunitense Gaylord Nelson. Egli, dopo aver assistito alle proteste contro la guerra in Vietnam, chiese agli americani di protestare anche per la tutela del proprio pianeta azzurro. Pianeta che ormai doveva essere protetto necessariamente, visto che poco tempo prima vi era stato anche un altro disastro ambientale che aveva scosso la popolazione: il versamento di 100.000 barili di petrolio lungo le coste di Santa Barbara, fuoriuscita che uccise migliaia di animali acquatici. Successivamente 20 milioni di cittadini scesero in piazza il 22 aprile 1970.

Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile.

Questo il motto che si legge nell’atto di nascita dell’Earth Day, mentre il tema della 52esima edizione è #InvestinourPlanet. Investire nel nostro pianeta non vuol dire creare altre industrie, continuare a riempire gli oceani di plastica e inquinare, ma porsi l’obiettivo di ottenere un’economia sempre più green. Perché green deve essere il nostro pianeta. Per far ciò bisogna continuare a sensibilizzare il mondo intero: i singoli cittadini, le istituzioni e soprattutto le industrie, multinazionali e non. Solo così si otterrà un cambiamento positivo.

In questa ottica, per le industrie diventa fondamentale l’utilizzo delle energie rinnovabili, cercando di decarbonizzare l’ambiente il più possibile. Mentre cosa può fare il singolo cittadino?

Quali sono i consigli, anzi le regole da seguire?

  • Non sprecare acqua
  • Chiudi il rubinetto quando non serve
  • Non inquinare
  • Usa la bicicletta o approfitta della primavera per passeggiare
  • Scegli i mezzi pubblici
  • Spegni le luci
  • Usa meno plastica
  • Segui la moda ma scegli brand ecosostenibili.

Investiamo nel nostro pianeta seguendo le 3R: Ridurre, Riciclare e Riutilizzare. Solo così salveremo la Terra.

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